Globalizzazione, migrazione e disuguaglianza: il workshop a Enna

Il workshop

Si è tenuto a Enna l’11 giugno il workshop dedicato al tema della migrazione e dell’educazione globale, organizzato dall’Associazione Luciano Lama nell’ambito del progetto Global education time.
Un momento di riflessione importante a cui hanno partecipato alcuni studenti e studentesse di Enna, degli insegnanti di diversi istituti scolastici e dei rappresentanti di alcune realtà associative del territorio.
Ad aprire il workshop è stato Michele Sabatino, presidente dell’associazione Luciano Lama, e l’assessore alle politiche giovanili del comune di Enna Giuseppe La Porta che ha sottolineato l’importanza di fare rete tra istituzioni e associazioni per la costruzione di una società più giusta.

Gli interventi

Tanti gli interventi nel corso della mattinata: da Donatella Strangio, professoressa ordinaria dell’Università Sapienza di Roma, che ha parlato di storia della migrazione e di sviluppo economico, a Uccio Muratore, project manager della cooperativa Iblea servizi territoriali che ha portato la sua esperienza diretta con i migranti.
A concludere è stato Faisal Igala con la sua toccante storia di migrazione: un viaggio durato dieci anni che lo ha portato anche nelle carceri libiche.

“Dovremmo insegnare ai giovani cosa significa veramente inclusione, fare uno sforzo per smontare i pregiudizi e le ipocrisie. – ha detto Faisal Igala – Non dobbiamo dimenticare il motivo per cui le persone emigrano, perché scelgono di fare questi “viaggi della speranza”. L’Africa non è povera ma lo è diventata e purtroppo viviamo in un mondo in cui comanda il denaro: ai ragazzi e alle ragazze dobbiamo far capire quali sono i valori veri.”

Un nuovo paradigma per l’educazione

Eventi come questo rappresentano un’occasione preziosa per affrontare in modo critico e consapevole temi urgenti come la migrazione, l’inclusione e le disuguaglianze globali. L’educazione globale nelle scuole non è solo un valore aggiunto, ma una necessità per formare cittadine e cittadini responsabili, capaci di leggere la complessità del mondo in cui vivono e di agire in modo solidale e informato.

Introdurre nelle aule scolastiche un’educazione che promuova il rispetto dei diritti umani, la giustizia sociale e la sostenibilità significa offrire agli studenti e alle studentesse gli strumenti per sviluppare uno sguardo critico, empatico e aperto verso l’altro. Significa anche prepararli a vivere in una società sempre più interconnessa, dove le sfide – come il cambiamento climatico, le migrazioni o le disuguaglianze economiche – non possono essere affrontate con soluzioni locali, ma richiedono visione globale e responsabilità condivisa.

Investire nell’educazione globale vuol dire, in definitiva, contribuire a costruire una società più consapevole, giusta e accogliente, dove le differenze non siano vissute come ostacoli, ma come opportunità di crescita e arricchimento reciproco.

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